Quando può iniziare la prevenzione per la salute mentale di una persona?
La definizione di prevenzione dice: La prevenzione consiste nell’individuazione dei fattori di rischio che possono generare l’insorgenza della malattia e nella loro riduzione o eliminazione. Si attua attraverso l’educazione sanitaria e una corretta informazione.
Questa definizione valida per le patologie del corpo, possiamo usarla a ragione per le patologie della mente.
Cercheremo di portare negli argomenti che seguono, tutta la nostra esperienza clinica per individuare i fattori di rischio e prevenirli.
Fattori di rischio
La nostra formazione teorica ed esperienza clinica ci hanno orientato a cercare di individuare i possibili fattori di rischio per la salute mentale nelle alterazioni delle dinamiche di rapporto non cosciente che un bambino vive dal primo anno di vita e per tutto il tempo dell’infanzia fino all’ adolescenza. Infatti riteniamo che ancora non siano sufficientemente esplorati i fattori di rischio psichico nei primi anni di vita dell’essere umano durante il quale si cominciano a formare le strutture portanti della realtà mentale di una persona.
Pensiamo infatti che la pediatria abbia raggiunto un notevolissimo livello di conoscenze per la salute del corpo ma non altrettanto per la salute mentale del bambino.
Nei riquadri a destra abbiamo individuato i momenti più importanti della relazione della madre con il bambino. E’ evidente che questo rapporto in maggior misura, riguarda la capacità della donna che diventa madre di vivere una relazione sana con il suo bambino.
Avremmo voluto dire della relazione ‘del caregiver’ con il bambino ma purtroppo da alcuni anni è molto diffusa l’indicazione (spesso la prescrizione) di attaccare al seno (senza ancora latte ) il neonato subito dopo la nascita e di continuare l’allattamento esclusivamente con latte materno. Così dunque ricade completamente sulla madre tutto l’importante primo anno di vita del bambino e relega di nuovo in un ruolo marginale il padre che in quest’ultimi anni stava iniziando a condividere più spesso con la madre l’accudimento del figlio.
Condivisione ancora più preziosa qualora la madre non sia in grado di soddisfare pienamente, in questo periodo, le richieste affettive del piccolo perciò un papà innamorato di suo figlio e munito di buon latte artificiale potrà assicurare lo stesso un sano sviluppo.