Disturbo della Condotta
Criteri diagnostici riportati dal DSM-5
(…) Nel disturbo con esordio nell’infanzia, gli individui sono di solito maschi, mostrano frequentemente aggressioni fisiche contro altri, hanno relazioni disturbate con i coetanei, nella prima infanzia possono aver avuto il disturbo oppositivo provocatorio e di solito presentano sintomi che soddisfano pienamente i criteri per il disturbo della condotta prima della pubertà. Molti bambini con questo sottotipo hanno anche un concomitante disturbo da deficit di attenzione/ iperattività (ADHD ) o altri problemi del neurosviluppo.
(…) Gli individui con il tipo con esordio nell’infanzia hanno maggiori probabilità rispetto quelli con il tipo con esordio nell’adolescenza di avere un disturbo della condotta che persiste nell’età adulta. In confronto agli individui con il tipo con esordio nell’infanzia gli individui con disturbo della condotta con esordio nell’adolescenza hanno meno probabilità di manifestare comportamenti aggressivi e tendono ad avere un maggior numero di relazioni considerate normali con i coetanei (anche se spesso mostrano problemi di condotta in compagnia di altri). Questi individui hanno meno probabilità di avere un disturbo della condotta che persiste nell’età adulta. Il rapporto tra maschi e femmine con disturbo della condotta è più equilibrato per il tipo con esordio nell’adolescenza che per il tipo con esordio nell’infanzia.
(…) L’esordio del disturbo della condotta può verificarsi anche in età prescolare, i primi sintomi significativi emergono di solito nel periodo tra la media infanzia e la media adolescenza. Il disturbo oppositivo provocatorio è un comune precursore del disturbo della condotta del tipo con esordio nell’infanzia. Il disturbo della condotta può essere diagnosticato negli adulti tuttavia i suoi sintomi emergono in genere durante l’infanzia o l’adolescenza e la sua insorgenza dopo 16 anni di età è rara.
(…) Dopo l’esordio il discorso il decorso del disturbo della condotta è variabile. Nella maggior parte degli individui il disturbo regredisce con l’età adulta. Molti individui con disturbo della condotta, in particolare quelli con tipo con esordio nell’adolescenza e quelli con sintomi scarsi e lievi, da adulti raggiungono un adeguato adattamento sociale e lavorativo. Il tipo con esordio precoce invece ha una prognosi peggiore e predice ,in età adulta, un maggior rischio di comportamento criminale, il disturbo della condotta e disturbi correlati a sostanze. Gli individui con disturbo della condotta sono a rischio di sviluppare più tardi disturbi dell’umore, disturbi d’ansia e disturbo da stress post traumatico, disturbi del controllo degli impulsi, disturbi psicotici, disturbi da sintomi somatici e disturbi correlati a sostanze.
(…) Non è raro che gli individui con disturbo della condotta entrino in contatto con il sistema di giustizia penale a causa di un comportamento illegale. Il disturbo della condotta è un comune motivo di invio al trattamento clinico e viene spesso diagnosticata in strutture di salute mentale per bambini, soprattutto nella pratica forense. Esso è associato a una compromissione che è più grave e cronica di quella vissuta ad altri bambini inviati al trattamento clinico.